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BUON VIAGGIO,
TELONE DEL FUTURO!

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Comunicato stampa, Zurigo, 4 settembre 2024

Innovazione in corso: la prima flotta di camion in prova con teloni circolari

Insieme ai suoi partner industriali, FREITAG sta sviluppando un telone di camion circolare, che dopo aver vissuto una seconda vita nelle vesti di borsa FREITAG, possa essere riciclato e tornare nel ciclo delle risorse. Il primo prototipo ha completato con successo il suo giro di prova di due anni a bordo di un camioncino. Intanto, il lavoro su diverse combinazioni di materiali è continuato costantemente. Entrambi portano frutti: di recente una flotta di camion munita di teloni circolari sta affrontando il test della resistenza su strada. 

FREITAG pensa e agisce in modo circolare. Questa filosofia d’impresa continua a concretizzarsi nella chiusura del ciclo tecnico: il caso più recente è quello dello zaino Mono[PA6], il primo zaino FREITAG riciclabile che non impiega teloni di camion ed è completamente realizzato con un unico materiale. Eppure la domanda è sempre la stessa: cosa occorre fare affinché anche i teloni di camion, con cui viene realizzata la maggior parte delle borse e degli accessori più amati di FREITAG, un giorno diventino circolari e non finiscano più tra i rifiuti?

La risposta è semplice, ma complessa da trasformare in realtà: sviluppare un telone di camion circolare firmato FREITAG. E come? Collaborando con diversi partner industriali dei settori dei materiali, dei prodotti chimici e dei compositi, oltre che con aziende tessili, di logistica ed enti che si occupano di test sui materiali e riciclo. Tutti soggetti che condividano la nostra stessa visione e comprendano il potenziale dell’economia circolare, lavorando insieme senza vincoli di tipo finanziario. La ricerca del telone del futuro, le cui componenti un giorno potranno essere separate e riciclate, è stata lanciata ufficialmente nell’autunno del 2021. Solo un anno dopo i primi prototipi erano già stati montati su un camioncino, che avrebbe iniziato il suo giro di prova di due anni. Ora questi prototipi di teloni hanno da poco terminato il loro viaggio inaugurale e sono tornati in casa FREITAG, portando con sé preziose indicazioni sulle proprietà dei materiali e sulla loro riciclabilità.

La prima flotta di camion di prova su strada
Nel frattempo la ricerca del materiale perfetto è continuata e il lavoro ha dato i suoi frutti: due progetti parziali sono pronti per affrontare il test della durezza. Questo è il motivo per cui i teloni circolari sono già in giro con il branco: FREITAG ha trovato il partner di trasporto che cercava nell’azienda svizzera di logistica Planzer, che ha accettato di montare due tipologie diverse di teloni di prova su sei dei suoi camion e cinque dei suoi rimorchi. I teloni viaggeranno sulle strade per periodi diversi: una differenziazione che aiuterà a comprendere meglio il processo di deterioramento del materiale a contatto con gli agenti atmosferici. In più, la grande quantità di materiale a disposizione consentirà presto di testare anche i successivi passaggi di produzione delle borse presso FREITAG, ovvero il lavaggio, il taglio, la cucitura, nonché gli approcci più adatti per il riciclo. Bieri Tenta AG, la ditta responsabile della stampa e dell’assemblaggio dei teloni, ha dedicato molte ore all’esecuzione di test esaustivi sul materiale, per garantire che fosse lavorabile e stampabile. L’azienda di assemblaggio ha poi attinto alla sua vasta rete di fornitori per realizzare la flotta di prova e, dato che alcuni degli accessori indispensabili non erano disponibili, non ci ha pensato due volte a produrli. Per la stampa, invece, Bieri ha scelto un inchiostro serigrafico molto versatile, superando a pieni voti la sfida posta dai lunghi tempi di asciugatura del colore.

Flussi di materiali: due soluzioni all’avanguardia
Proprio come i suoi predecessori tradizionali, il nuovo telone circolare sarà costituito da un tessuto robusto dotato di un rivestimento morbido, idrorepellente e antisporco. Dal 2021, anno di avvio del progetto, sono emerse varie possibili combinazioni di materiali, che sono state studiate da diversi partner. Due opzioni altamente all’avanguardia sono state impiegate nella flotta di prova: PES/TPU e PP/PP.

  • PES/TPU: UN MIX AVANZATO E TESTATO
    I teloni stampati installati lateralmente sui veicoli di prova sono stati realizzati dall’azienda tedesca Heytex con un tessuto di poliestere (PES), rivestito con il poliuretano termoplastico (TPU) sviluppato da Covestro, società specializzata nella produzione di materiali. Le proprietà di questo mix di materiali sono state migliorate notevolmente: il telone in PES/TPU non solo ha superato la verifica di salute del materiale di EPEA*, ma soddisfa anche gli standard ISO per i teloni laterali (camion di 40 tonnellate). Inoltre, il materiale è stato ulteriormente migliorato anche dal punto di vista della stampabilità, della maneggevolezza e della possibilità di lavorazione successiva, aspetti cruciali sia per l’industria dei trasporti sia per FREITAG. Attualmente FREITAG sta valutando con Covestro e con l’azienda svizzera di riciclo DePoly SA per sviluppare processi per riciclare i teloni in TPU/PES.
     
  • PP/PP: CONVENIENTE E MONOMATERIALE
    Sui tetti dei camion e sui rimorchi sono montati teloni realizzati in polipropilene (PP), sia nel tessuto sia nel rivestimento. Anche questa soluzione offre diversi vantaggi: il telone in PP/PP prende il nome di Rivercyclon ed è costituito da un unico materiale, il che, grazie all’eliminazione dei costosi processi di separazione dei materiali, lo rende conveniente. Inizialmente, la stampabilità del materiale rappresentava una sfida. Nel frattempo sono state eseguite con successo le prime stampe, testando sia la stampa serigrafica sia quella a stencil. Il produttore di teloni nederlandese Rivertex è pioniere di questa soluzione, certificata per la massima salute e riciclabilità del materiale dal Circularity Passport® dell’EPEA.
     
  • ULTERIORI OPZIONI
    Anche se al momento FREITAG si sta concentrando sulle due soluzioni appena citate, continua a lavorare anche a altri approcci e a seguire con interesse i nuovi sviluppi del mercato. Infatti, vari soggetti si stanno occupando della creazione di teloni monomateriale in PET/PET e in TPU/TPU. FREITAG sta anche seguendo da vicino un promettente progetto di ricerca a cui partecipano vari attori, che punta a sviluppare un telone a base biologica. Tuttavia, questi approcci non sono ancora pronti per essere testati.
     

Commerciabilità e fattori di successo
In questo momento non è ancora possibile prevedere quale delle varie combinazioni di materiali si trasformerà in futuro in un telone di camion commerciale a prova di economia circolare. Oltre agli elevati requisiti che il telone stesso dovrà soddisfare in termini di qualità e circolarità, anche la commerciabilità sarà un fattore decisivo per il successo del progetto. In occasione di una grande assemblea, FREITAG e tutti i partner coinvolti hanno creato una bozza di vari possibili modelli commerciali, ma in futuro si dovrà definire un business case più preciso. L’obiettivo è costruire una rete coesa e dinamica, che consenta di mantenere in circolo i prodotti e i materiali conservandone il più possibile la qualità. In quest’ottica, dimostrare la circolarità dei teloni e offrire un buon flusso di informazioni sarà cruciale per il successo.

Trasparenza grazie al Circularity Passport® e al passaporto digitale del prodotto
Per dimostrare la circolarità, l’EPEA ha sviluppato il cosiddetto Circularity Passport® Product (CPP): sulla base del CPP l’organizzazione esamina e valuta l’intero sistema su cui si fonda un prodotto circolare, tutti i materiali impiegati e la relativa riciclabilità, fornendo un giudizio complessivo sul grado di circolarità. Per garantire la circolarità non basta, tuttavia, dimostrarla, ma è necessario rendere disponibile il maggior numero possibile di informazioni in merito. Solo così si può creare una rete di logistica inversa volta a generare nuovamente valore dai teloni ormai giunti al termine del loro ciclo di vita, in questo caso in veste di amatissimi pezzi unici sotto forma di borsa.

Pertanto, l’introduzione del passaporto digitale del prodotto (DPP) per il teloni di camion rappresenta un’importante innovazione, che prevede un protocollo completo sui dati sviluppato e implementato da FREITAG e Bieri. Il protocollo include tutte le informazioni rilevanti, garantendo così una maggiore trasparenza riguardo a composizione, produzione e origine dei materiali. D’altra parte, l’obiettivo è semplificare i processi lungo la catena di creazione del valore, fornendo informazioni su produzione e assemblaggio, sull’età dei teloni e sul processo di riciclo a cui il materiale sarà un giorno destinato. Il passaporto digitale del prodotto sarà realizzato sotto forma di stampe sull’interno dei teloni e le informazioni saranno accessibili anche in formato virtuale tramite chip RFID, fornito da SKP GmbH, e codice QR. La flotta di prova è già dotata di questo sistema. 

*EPEA - Part of Drees & Sommer valuta i materiali secondo la metodologia Cradle to Cradle® in termini di salute globale del materiale per l’uomo e per l’ambiente, riciclabilità tecnica e implementazione di un sistema di ritiro.
 

Comunicato stampa – Zurigo, 1° giugno 2022

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CIRCULAR TARP MOVIE

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Camera/Edit: Elias Bötticher

Comunicato stampa – Zurigo, 1° giugno 2022

FREITAG dà il via al test su strada dei teloni del futuro 

FREITAG sta sviluppando insieme a vari partner industriali un telone per camion che, anche dopo essersi lasciato alle spalle una lunga seconda vita nelle vesti di borsa FREITAG, non finisca nella spazzatura, bensì si reinserisca nel ciclo delle risorse. Sono in corso ricerche e sperimentazioni di varie combinazioni di materiali, ognuna delle quali presenta punti di forza specifici e una chance di soddisfare i severi requisiti in materia di economia circolare da un lato, e robustezza dall’altro. Quella che appena poco tempo fa era solo una brillante idea, in questi giorni ha debuttato a bordo di un camion di piccole dimensioni: il primissimo prototipo di telone riciclabile si trova alle prese con il suo primo test su strada. 

Neanche due anni fa, FREITAG ha deciso di avviare lo sviluppo di un nuovo tipo di telone a prova di economia circolare che non solo sia realizzato in materiale riciclato, come le borse a cui darà vita, bensì diventi anche riciclabile all’infinito. In altre parole, i teloni devono resistere in primis alle dure condizioni a cui sono sottoposti sulle strade europee. In seguito, l’idea prevede che questo materiale, al pari di quello utilizzato finora, permetta di ricavare pezzi unici FREITAG durevoli che, una volta giunti alla fine dei loro giorni, non debbano essere dati in pasto all’inceneritore bensì possano essere scomposti nei loro materiali di base per essere riutilizzati in nuove applicazioni. 

Per affrontare questo avventuroso viaggio nell’industria a monte della propria attività, FREITAG ha potenziato il proprio organico assumendo figure esperte in materiali ed economia circolare. Una volta individuati, svariati partner industriali interessati e dotati di know-how nel campo dei materiali, dei prodotti chimici e dei compositi hanno iniziato a collaborare con gli esperti tedeschi di circolarità dell’EPEA e con partner di lunga data attivi nel settore dei teloni. In questa fase del progetto, FREITAG si è sempre considerata e continua a ritenersi soprattutto un’interlocutrice in grado di chiamare a raccolta diversi attori, nonché un’accompagnatrice spirituale della grande rivoluzione dei teloni.

Anche il nuovo telone a prova di economia circolare, proprio come quello tradizionale, sarà realizzato in un tessuto robusto e dotato di un rivestimento idrorepellente e antisporco. A essere decisiva sarà la scelta dei materiali che andranno a costituire questi due elementi. Innanzitutto, il nuovo telone dovrà resistere alle dure condizioni della vita di strada; nell’ultima fase dovrà inoltre essere possibile riscomporlo nei suoi componenti di base, in modo che questi possano essere riutilizzati per nuove applicazioni. Nel corso del progetto si è assistito alla nascita di più filoni di sviluppo portati avanti da diversi partner e caratterizzati da varie combinazioni di tessuti e rivestimenti, che sono stati perfezionati, testati, scartati e integrati dalle parti coinvolte.

Al momento sono quattro i progetti parziali più promettenti di un telone di camion a prova di economia circolare, tutti in stadi di sviluppo molto diversi tra loro:

  • IL MONOLITICO (ANCORA PICCOLO)
    In collaborazione con un partner specializzato nello sviluppo degli accessori e dei materiali di FREITAG è in corso la messa a punto di un telone in PET. L’obiettivo, che costituisce al contempo anche la principale sfida tecnica, è rappresentato dalla monomaterialità: in altre parole, il progetto prevede la realizzazione di un telone formato da un solo materiale, che alla fine del suo ciclo di vita potrà dunque essere riciclato senza che siano necessari dispendiosi processi di separazione del tessuto dal rivestimento. «Si tratta non solo in linea teorica di una soluzione elegante, ma anche di una proposta interessante ed efficiente sul piano dei costi nell’ottica del riciclo», afferma Bigna Salzmann, Circular Technologist presso FREITAG, che attende con ansia i primi composti di prova che arriveranno a Zurigo in questi giorni.
     
  • IL TELONE A BASE BIOLOGICA
    Dalla collaborazione con l’Istituto tedesco Fraunhofer, l’azienda Linotech e il produttore di teloni Heytex hanno preso forma diversi prototipi di teloni a base biologica. I composti costituiti da fibre artificiali a base biologica e da un rivestimento realizzato in materiali plastici a base di amido non sono tuttavia ancora pronti per affrontare con successo la prova su strada. «Un telone realizzato con materie prime rinnovabili sarebbe un grande passo verso un futuro più verde non solo per l’industria dei trasporti», dichiara Anna Blattert, anche lei attiva come Circular Technologist presso FREITAG e animata dalla speranza di individuare presto il composto a base biologica ideale. 
     
  • IL POTENZIALMENTE RIVOLUZIONARIO
    Mentre i primi due progetti di telone non sono ancora pronti per essere già testati dagli esperti di economia circolare dell’EPEA, il materiale di rivestimento in TPU (materiale termoplastico) del terzo filone di sviluppo ha già superato la verifica di salute del materiale. «In qualità di azienda chimica, con i nostri materiali poniamo le basi per migliaia di prodotti e ci sentiamo in dovere di accelerare il processo verso la creazione di un’economia circolare. Pertanto, abbiamo subito capito che avremmo voluto partecipare sin dall’inizio a un progetto di cooperazione così interessante come quello di FREITAG», spiega Mark Scheller di Covestro, principale promotore di questo progetto parziale insieme al produttore di teloni Heytex. Al momento, il materiale di rivestimento in TPU viene testato ancora con un tessuto in PES (poliestere). Ma dato che potrebbero volerci ancora anni prima che i composti formati da PES e TPU possano essere di nuovo separati, il team di progetto sta lavorando in parallelo alla realizzazione di un telone rivoluzionario e del tutto innovativo che potrebbe aggirare con semplicità quest'ostacolo. «Stiamo parlando dei teloni del futuro. Siamo grati di poter partecipare a questo progetto, poiché è in linea con la strategia di sostenibilità di Heytex. Lo sviluppo in collaborazione con partner industriali permette di avere uno sguardo a 360 gradi sull’intera catena di creazione del valore, una condizione indispensabile per progettare un futuro a prova di economia circolare», afferma con ottimismo Henning Eichhorn di Heytex. 
     
  • L’INFILTRATO
    Ha compiuto un grande passo avanti il quarto e più recente sviluppo, che in realtà è più una scoperta: durante la fase di ricerca, l’attenzione del team di progetto è stata attirata da un materiale già pronto, sviluppato dall’azienda nederlandese Rivertex, in cui il tessuto e il rivestimento sono realizzati in polipropilene, considerato uno dei materiali plastici più sostenibili tra quelli a base di petrolio. Anche gli sviluppatori di Rivertex sono venuti a conoscenza del team di progetto e si sono già dichiarati pronti a far testare la circolarità del proprio prodotto. «Siamo molto lieti del fatto che il Product Circularity Passport dell’EPEA attesti la massima salute del materiale e la recuperabilità del nostro prodotto. Da anni, infatti, lavoriamo allo sviluppo di un’alternativa ai teloni robusta, riciclabile e interessante sul piano del prezzo. Siamo convinti che la nostra prossima generazione di prodotti sarà ancora più adatta a essere utilizzata come telone di camion, anche grazie alle conoscenze ottenute con i viaggi di prova», dichiara Roef Gaasbeek di Rivertex.

    E dato che un telone deve attraversare varie fasi prima di poter essere utilizzato sui camion, è entrato in gioco l’assemblatore di teloni svizzero Bieri, che ha stampato il materiale di Rivertex dotandolo di cinghie e occhielli. La potenziale rivoluzione dei teloni potrà così farsi strada anche su un camion di piccole dimensioni. Il telone è ora pronto per viaggiare ed essere esposto a sole, vento e piogge acide. Dai test sarà possibile capire in che misura il materiale in polipropilene si presti a essere impiegato come telone di camion. Sarà l’occasione per vedere, ad esempio, se si indebolirà troppo in fretta e, non da ultimo, se le scritte aderiranno bene al telone. Si tratta di una questione cruciale non solo per le aziende di spedizione, ma anche per FREITAG: in fin dei conti, infatti, dal telone dovranno essere ricavate borse ambite, uniche nel loro genere.


LA VIA PIÙ VELOCE NON SEMPRE PORTA PER PRIMA ALLA META
In questo momento non è ancora possibile prevedere quale dei quattro progetti parziali e quali materiali si trasformeranno nel primo telone di camion commerciale a prova di economia circolare. Forse emergerà anche più di un’alternativa agli attuali teloni di camion in PVC. Dopotutto, infatti, molte autostrade portano a Milano e nessuno sa quale sia la più rapida e la più conveniente per raggiungere Roma. «Se un filone di sviluppo convince per la propria elevata circolarità, magari un altro sarà in grado di entusiasmare grazie al minor prezzo del materiale», afferma Anna Blattert, relativizzando l’attuale stato di avanzamento dei vari progetti parziali. Quel che è certo è che il know-how acquisito con i primi prototipi andrà molto presto a vantaggio anche degli altri sviluppi, che continuano a essere portati avanti a pieno ritmo. Allo stesso tempo si intensificherà il confronto su modelli di business e processi circolari adeguati. Dopotutto bisogna garantire che il materiale a prova di economia circolare termini il proprio ciclo di vita inserendosi in quello successivo e che gli innovativi teloni riciclabili entrino in un ciclo infinito invece di finire nella spazzatura. 

FREITAG attende con impazienza che gli straordinari partner del progetto diano il via alle prossime fasi e che tante altre tornate di test producano risultati positivi. E naturalmente non vede l’ora di scomporre i piccoli prototipi di telone per sottoporli a verifiche anche nel prossimo ciclo di vita che li vedrà trasformarsi in borse FREITAG a prova di economia circolare.

Più informazioni: www.freitag.ch/circulartarp

   

Comunicato stampa – Zurigo, 30 settembre 2021

PROSSIMA TAPPA: ECONOMIA CIRCOLARE

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FREITAG AVVIA LA PRODUZIONE DI TELONI DI CAMION A PROVA DI ECONOMIA CIRCOLARE

I creatori di borse zurighesi sono stufi delle mezze verità. Vogliono un futuro in cui le borse ricavate dai teloni non solo siano di materiale riciclato, bensì diventino anche riciclabili a oltranza: per realizzarlo, FREITAG si spinge oltre l’universo delle borse e collabora con diversi partner industriali per sviluppare teloni per camion al 100% a prova di economia circolare. FREITAG non vede l’ora di chiudere al più presto il ciclo dei materiali, regalando un po’ di verde in più anche al traffico pesante europeo.

Pensiamo e agiamo in modo circolare: questa è la filosofia aziendale di FREITAG, già da più di 25 anni. «Oggi ci proponiamo di riflettere in primis su come contribuire a trasformare l’industria dei trasporti a monte in un materiale riciclabile, cosa che darà modo anche a noi stessi di agire in cicli infiniti», spiega Daniel Freitag. FREITAG si è già cimentata con successo in questa impresa pionieristica nel settore tessile con F-ABRIC, una linea d’abbigliamento 100% compostabile sviluppata in toto dal marchio zurighese.

Nel core business, dopo cinque-dieci anni sulla strada si può dare nuova e lunga vita al materiale dei teloni, convertendolo in borse. Successivamente, il ciclo di vita dei prodotti e dei materiali viene ulteriormente esteso tramite offerte di riparazione e scambio. Prima o poi, però, anche la borsa più instancabile cede, e non le rimane altro che aspettare di essere incenerita. «A Zurigo, tale pratica genera perlomeno un po’ di teleriscaldamento per la nostra sede centrale», afferma Markus Freitag, «l’ideale tuttavia sarebbe regalare ai teloni usati dei camion una vita non solo nuova, ma anche eterna.»

Poco più di un anno fa, FREITAG ha quindi deciso di rimboccarsi le maniche e di avviare lo sviluppo di un nuovo tipo di telone riciclabile. Ovviamente, dovrà essere robusto, durevole, idrorepellente e pratico quanto il suo predecessore in PVC. Invece di finire nella spazzatura, il nuovo telone dovrà inserirsi nel ciclo biologico o tecnico. In altre parole, un giorno si decomporrà biologicamente o potrà essere scomposto in materiali tecnici da cui nasceranno poi nuovi teloni o altri prodotti. 

Questa incursione in un campo ancora sconosciuto ha visto doppiamente protagonista il ruolo di «Circular Technologist» presso FREITAG. Utilizzando i contatti del lavoro quotidiano, quali ad esempio spedizionieri e assemblatori di teloni, il team di progetto ha sondato la catena di fornitura dei teloni e ha cercato partner interessanti e interessati con il necessario know-how sui materiali, sui prodotti chimici e sui compositi. Insieme ad aziende ed enti di controllo dei processi nel settore dell’economia circolare e dei test sui materiali, è emerso un collettivo eterogeneo di partner altamente motivati che stanno lavorando alla rivoluzione dei teloni secondo un metodo agile a più corsie e orientato agli obiettivi. Il ruolo di FREITAG in questa missione potrebbe essere descritto come generatore di idee, motivatore o co-autista spirituale. 

Non ci è voluto molto tempo per capire che il nuovo telone riciclabile sarebbe stato creato in modo simile a quello esistente, con un tessuto robusto e un rivestimento morbido, idrorepellente e antisporco fatto di una plastica sintetica o a base biologica. Come questi due componenti principali possano poi essere scomposti di nuovo nei loro materiali di base e riutilizzati o compostati, ciascuno separatamente o entrambi allo stesso tempo, è il grande quesito al quale il collettivo ha già trovato alcune risposte parziali sotto forma di possibili materiali e vari composti. 

Per garantire che tutte le fasi di produzione e i componenti chimici possano davvero essere definiti riciclabili e circolari, vengono valutati dal partner innovativo EPEA – Part of Drees & Sommer secondo la metodologia Cradle to Cradle®*. «Con questa pretesa molto ambiziosa del concetto di circolarità, non ci stiamo certo facilitando le cose,» ammette Anna Blattert, uno dei due Circular Technologist di FREITAG. Tuttavia, il team dispone già dei primi prototipi di materiale, ovvero combinazioni di diversi tessuti e materiali di rivestimento, che finora hanno ottenuto risultati sorprendenti nei test. «Mi allieta particolarmente il fatto che il materiale di rivestimento a base biologica in alcuni casi si comporti addirittura meglio della plastica tradizionale nei test pratici di resistenza. Vogliamo assolutamente proseguire su questa strada, anche se richiede ancora un po’ di lavoro di sviluppo in più», spiega Bigna Salzmann, l’altra Circular Technologist. 

«L’intera industria dei trasporti e della logistica è attraversata da cambiamenti dirompenti. I camion autonomi, la digitalizzazione e il motore elettrico stanno cambiando radicalmente la logistica dei trasporti. Quello che manca al settore è un materiale sostenibile in un ciclo chiuso. È qui che entriamo in gioco noi come riciclatori, certo senza accantonare gli interessi personali», sostiene Oliver Brunschwiler, Company Lead. FREITAG è convinta che il telone riciclabile per camion diventerà presto una realtà in strada e sta facendo il possibile per garantire che il primo prototipo di telone possa essere montato su un camion prima della fine del 2022. Tuttavia, prevedere quando il telone riciclabile entrerà nella produzione di serie e il ciclo dei teloni per camion potrà essere chiuso è un’impresa ardua. Ma, se tutto procede secondo i piani di FREITAG, l’attesa non sarà più così lunga. Ci vorranno comunque almeno altri cinque lunghi anni di viaggi prima che si possano ricavare borse da questi teloni: si tratterà delle prime borse FREITAG realizzate a ciclo chiuso.

Per chi vuole saperne di più, tutto ciò che non è «Tarp Secret» viene rivelato su www.freitag.ch/circulartarp. Per chi invece sta già aspettando con ansia la prima borsa fatta con il telone eterno, un abbonamento alla newsletter di FREITAG è il migliore investimento per non perdersi nessun aggiornamento in merito. 

*EPEA - Part of Drees & Sommer valuta i materiali secondo la metodologia Cradle to Cradle® in termini di salute globale del materiale per l’uomo e per l’ambiente, riciclabilità tecnica e implementazione di un sistema di ritiro.